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Fondamentali della pallavolo: tecnica, curiosità e consigli

La pallavolo è uno sport affascinante e completo, che unisce tecnica, strategia, velocità e spirito di squadra. Ma su cosa si fonda questo gioco?

Scopriamo insieme quali sono i fondamentali della pallavolo, con indicazioni tecniche precise, curiosità e qualche consiglio utile per appassionati, allenatori e giovani atleti.


1. La ricezione: il primo mattone dell'azione

La ricezione è il gesto con cui si controlla e indirizza la palla in arrivo dal servizio avversario. È spesso il primo tocco della squadra e può determinare la qualità dell’intera azione.

Tecnica di base:
  • Posizione: piedi leggermente più larghi delle spalle, ginocchia piegate, busto in avanti, braccia in attesa lontane dal corpo.
  • Piattaforma: si crea unendo gli avambracci , congiungendo le mani in maniera solida per offrire una superficie stabile su cui far rimbalzare la palla.
  • Obiettivo: dirigere la palla verso il palleggiatore, con traiettoria morbida e controllata. Per farlo è fondamentale avere un buon piano di rimbalzo e aiutarsi con gambe piegate e spalle in direzione dell' obbiettivo.
 
Curiosità: Il giocatore specializzato nella ricezione è il libero, introdotto ufficialmente nel 1998. Non può attaccare o servire, ma è il re della difesa e della ricezione.


 2. Il palleggio: precisione e visione di gioco

Il palleggio è il tocco che organizza l’attacco. È il gesto del "regista" della squadra: il palleggiatore.

Tecnica di base:
  • Contatto della palla con i polpastrelli: le dita principalmente responsabili di un buon palleggio sono pollice, indice e medio.
  • Posizione delle mani: formano una "coppa" od un cuore e sono posizionate sopra la fronte per accogliere la palla.
  • Movimento fluido: gambe, busto, braccia, polsi lavorano insieme per accompagnare la palla nella direzione richiesta. Il palleggio può essere eseguito sia piedi a terra che  in sospensione.

Consiglio tecnico: Il segreto è nella sensibilità delle dita, nella precisione della direzione del palleggio e nella rapidità di lettura del gioco. Chi palleggia bene, oltre ad avere un buon tocco , ha una visione tattica eccezionale.


 3. L’attacco: potenza e scelta

L'attacco (o schiacciata) è il gesto più spettacolare della pallavolo, e spesso il più decisivo.

Tecnica di base:
  • Approccio a 3 o 4 passi per caricare lo slancio. La rincorsa corretta per l'attacco determina la qualità del salto. 
  • Salto esplosivo e colpo potente con il braccio dominante. Dopo la qualità del salto è fondamentale la velocità del braccio che colpisce il pallone e ne determina la potenza.
  • L' apertura del gomito e la velocità di polso accompagna la palla con un movimento secco e preciso.

Varianti:
- Pipe: attacco da seconda linea del laterale o dell' opposto.
- Pallonetto: tocco morbido dietro il muro dopo una finta di attacco forte,
- Attacco in diagonale o parallelo: sono le direzioni d'attacco principali.

Curiosità: Le schiacciate più potenti superano i 120 km/h, un dato da sport motoristici!


 4. Il muro: la prima linea di difesa

Il muro è il gesto difensivo che cerca di bloccare o rallentare l’attacco avversario, saltando a rete con le mani vicine per creare un block alla schiacciata.

Tecnica di base:
  • Piedi paralleli, ad altezza delle spalle, salto verticale esplosivo, coordinazione con il compagno per eseguire il muro a due che su attacchi scontati può essere anche a tre.
  • Braccia tese oltre la rete, mani forti e rivolte verso il campo avversario, pollice e mignolo ben distesi per creare più superficie.
  • Timing perfetto per anticipare l’attaccante: il tempo di salto corretto è fondamentale per un muro efficiente.

Curiosità: Alcuni giocatori riescono a "leggere" il palleggiatore avversario prima ancora che tocchi la palla, intuendo dove andrà l’attacco. Ovviamente anche avere centimetri in più in altezza aiuta ad avere un muro efficace.
 

5. La difesa: reattività e coraggio

La difesa si riferisce a tutti i gesti con cui si cerca di salvare una palla dopo un attacco avversario.

Tecnica di base:
  • Posizione bassa, pronta e bilanciata: peso del corpo sugli avampiedi pronti per spostarsi in direzione della palla.
  • Tuffi spettacolari, rullate, recuperi d’istinto sono gesti spettacolari che esaltano i difensori.
  • Massima attenzione e anticipazione del colpo, oltre alla reattività delle caviglie sono elementi che caratterizzano il difensore.

Consiglio: Allenare la difesa richiede più testa che muscoli. È l’arte del "non mollare mai".


Allenare i fondamentali per diventare grandi

Padroneggiare i fondamentali è essenziale a tutti i livelli, dai principianti ai professionisti. In ogni partita, ogni punto nasce da una buona ricezione, prosegue con un palleggio preciso e intelligente, e si trasforma in un attacco potente, che può essere fermato da un muro o da un tuffo coraggioso, oppure portare alla conquista del punto.

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