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Quanto durano le scarpe da pallavolo?


Se analizziamo i salti per ruolo di ogni giocatore possiamo tranquillamente affermare che il paio di scarpe da pallavolo non è più utilizzabile già dopo 4 mesi!

Ancora pensi che non sia possibile? Rifletti, un giocatore di livello medio utilizza le proprie scarpe da volley per circa 12 ore a settimana. Salta, scivola, striscia, si tuffa, spinge e poi di nuovo salta, si tuffa, scivola.

Dopo tutte queste sollecitazioni, ripetute per 12 ore a settimana, per tutta una stagione sportiva, le scarpe possono ancora essere utilizzabili e funzionali?

Spoiler, no. Ma vediamolo insieme.

Caratteristiche delle Scarpe da Volley Professionali

Partiamo dal presupposto che le scarpe da pallavolo nascono con caratteristiche ben precise e funzionali al tipo di gioco. 

Ogni ruolo in una squadra di pallavolo ha esigenze specifiche e richiede scarpe con caratteristiche particolari ma, anche volendo generalizzare, ci sono qualità e dettagli che non devono assolutamente mancare!


Aderenza e Trazione

 Una buona aderenza è essenziale per evitare scivolamenti. Le suole in gomma ad alta trazione sono ideali per le superfici indoor.

Ammortizzazione

Materiali come il GEL di ASICS, il BOOST di Adidas, o il Wave di Mizuno offrono un’ottima capacità di assorbimento degli urti, proteggendo articolazioni e tendini durante i salti. La qualità dell’inter-suola influenza l’assorbimento degli impatti e la comodità complessiva.

Supporto alla Caviglia

Scarpe con design alto offrono un maggiore supporto alla caviglia, riducendo il rischio di distorsioni. Modelli bassi offrono più libertà di movimento ma meno supporto. La rigidità della struttura della scarpa può fornire un ulteriore supporto per stabilizzare la caviglia.

Stabilità e Supporto

Lacci, velcro o una combinazione di entrambi possono influire sulla stabilità. Un sistema di chiusura sicuro mantiene il piede fermo. Rinforzi laterali possono migliorare la stabilità durante i movimenti laterali e rapidi cambi di direzione.

Peso

Scarpe leggere riducono la fatica durante il gioco e permettono movimenti più rapidi e agili. È importante trovare un equilibrio tra leggerezza e il livello di supporto necessario per il proprio ruolo e stile di gioco.

Traspirabilità

Tessuti e materiali che favoriscono la ventilazione mantengono i piedi asciutti e riducono il rischio di irritazioni.  Reti e mesh traspiranti nelle aree critiche migliorano la circolazione dell’aria.

Vestibilità

Una scarpa che si adatta bene alla forma del piede è essenziale per il comfort durante lunghe sessioni di gioco. Una buona imbottitura attorno alla caviglia e sulla linguetta della scarpa può migliorare il comfort generale.


Quando le scarpe da pallavolo si usurano, diversi aspetti della loro funzionalità vengono compromessi, influenzando negativamente le prestazioni e aumentando il rischio di infortuni. 

Avremo quindi una riduzione dell'aderenza e della trazione, la perdita di ammortizzazione, la diminuzione del supporto alle caviglie, una minore stabilità, una ventilazione compromessa e, ovviamente, la riduzione del comfort generale.


Salti in Base al Ruolo di Gioco

Se analizziamo i salti secondo il ruolo di ogni giocatore l'usura della scarpa è ancora più palpabile.

Una banda ricevitrice, sia s1 che s2, in un allenamento non specifico sull’attacco fa mediamente 70/80 salti. Ovviamente l’opposto, che è chiamato più volte ad attaccare sia dalla prima che dalla seconda linea, ne fa qualcuno in più. 

Se parliamo del centrale, che salta a muro praticamente ad ogni azione, si arriva tranquillamente anche a 100 salti ad allenamento tra battuta, attacco, finta d’attacco e muro.

Nemmeno il palleggiatore, o l’alzatore (che nella pallavolo moderna a volte è anche il libero) è esonerato dai salti: certo meno di un attaccante, ma tra palleggi in sospensione, battute in salto e salti vari, arriva mediamente a 50/60 salti ad allenamento.


Ecco qui sotto una tabella che ci fornisce un’indicazione di media sulla quantità di salti a cui ogni ruolo è sottoposto durante un singolo allenamento durante la fase agonistica.
 Studio dei salti durante la Fase Play di allenamenti tecnici. 

Ovviamente si tratta di una media che può essere alterata da tantissimi fattori, quali il tipo di allenamento, il momento in cui si effettua l’allenamento e lo stato fisico dei giocatori a disposizione dall’allenatore. 

Ecco, quindi, che la frequenza con cui si cambia la scarpa da pallavolo diventa fondamentale. La scarpa acquistata l’anno precedente non può garantire tutte le caratteristiche e le funzionalità di una scarpa nuova, soprattutto con questo tipo di allenamenti e sollecitazioni.

Ricorda, per giocare bene servono:

  • Elasticità dell’intersuola
  • Protezione e morbidezza interna nel tallone
  • Ammortizzazione della suola nella zona del tallone
  • Ammortizzazione nella zona dell’avampiede

Anche le migliori scarpe da pallavolo di ultima generazione sono studiate per accompagnare una giocatrice o un giocatore durante una sola stagione sportiva, perciò, la scarpa volley va sostituita dopo circa 4/5 mesi per godere pienamente di tutti i suoi benefici.

Arrivati a questo punto, sai come scegliere la migliore scarpa da pallavolo in base al tuo ruolo?

Stay Tuned.

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